Fatti salienti
Le prime società di Sottufficiali apparvero in Svizzera durante l'epoca tormentosa 1830-1848. Furono create, prima a Zurigo nel 1839, poi a Sciaffusa nel 1841 e a Winterthur nel 1842.
Il 14 maggio 1843, queste sezioni fondarono con i camerati di Turgovia una associazione di sottufficiali della Svizzera Orientale. Argovia, Zugo e Basilea Campagna, avendo a loro volta fondato delle sezioni, si unirono alle precedenti e fondarono a Baden, il 10 maggio 1846, una Associazione Svizzera di Sottufficiali.
La guerra civile del Sonderbund fu una sorgente di conflitti tra i sottufficiali delle nascenti associazioni; mise fine anche a questa prima associazione Svizzera.
Ciò nonostante due sezioni sopravvissero a Zurigo e a Lucerna. Nel 1856, avendo la Prussia fatto valere di nuovo i suoi diritti sul principato di Neuchâtel, il Consiglio federale non tardò a decretare la mobilitazione generale e fece occupare le frontiere nord.
Questi avvenimenti misero in luce i pericoli che minacciavano il nostro giovane Stato Federativo. Ci si accorse che era assolutamente necessario di rafforzare la nostra difesa nazionale.
Numerose società di sottufficiali furono fondate gli anni seguenti: Ginevra (1858), Losanna (1859), Berna (1860), Bellinzona (1861), Fleurier, Friborgo, Romont e Sion (1863), Morat (1864).
Il 29 maggio 1864, le sezioni di Lucerna, Berna, Zurigo, Ginevra, Losanna, Friborgo e Romont inviarono un proprio delegato a Berna, ove, in quella riunione, fu deciso la creazione di una Società Federale di Sottufficiali.
La prima assemblea generale si tenne a Friborgo il 3 e 4 settembre 1864 alla presenza di tutte le delegazioni delle esistenti associazioni.
L'Atto di Fondazione della Società di Sotto Ufficiali e Caporali di Bellinzona Bellinzona, 13 gennaio 1861
All'oggetto di costituire una Società di Sotto Ufficiali e Caporali, sono comparsi in seguito all'avviso 11 corrente
i Signori:
Venzi Giuseppe, sergente maggiore
Borsa Giuseppe, sergente maggiore
Gorla Giuseppe, sergente maggiore
Fratecolla Angelo, sergente foriere
Sacaggi Ambrogio, sergente foriere
Andreazzi Carlo, sergente
Chicherio Basilio, sergente
Delcò Fulgenzio, sergente
Nadi Carlo, sergente
Ulrich Giuseppe, sergente
Weit Elia, sergente
Balestra Battista, sergente
Fedele Giuseppe, caporale
Ravizza Pietro, caporale
Ghiringhelli Giovanni, caporale
Invernizzi Antonio, caporale
Borsa Carlo, capo carrettista
Saglio Pietro, capo armaiuolo
Codelaghi Antonio fu Giuseppe, sergente
Mariotti Francesco, foriere di Stato maggiore
Nadi bernardini, sergente d'artiglieria
Chicherio Saverio, sergente d'armamento
Il foriere di Stato Maggiore sig. Mariotti sentita la lettura del Regolamento in vigore per la Società militare Bellinzonese, ha fatto la proposta di ritenersi costituita la Società obbligatoria per i presenti intervenuti, e che sia adottato in genere il Regolamento suddetto, salvo quelle modificazioni che saranno del caso, ed in particolare che la riunione periodica sia fissata alla prima domenica d'ogni mese.
Il sergente maggiore sig. Borsa propone che per intanto la tassa annuale sia di un franco. Ambe le proposte sono adottate. Il sergente sig. Andreazzi propone che sia nominata una Commissione composta di cinque (5) membri, la quale, esaminato il regolamento della Società militare Bellinzonese, presenti per Domenica prossima ventura alla Società le variazioni o modificazioni che troverà opportune. La proposta venne adottata.
La Commissione venne composta dai Signori Andreazzi, Mariotti, Saglio, Borsa e Fratecolla. La seduta è levata, rimettendola a Domenica p.v. Si fa rimarco che la presente sessione venne presieduta dal Tenente Colonnello Signor Fratecolla.
Feste Cinquantenarie
1861 - 1911
Sabato 6 maggio 1911
Bom, un colpo di cannone m'ha svegliato all'alba del 6 Maggio 1911.
Balzo dal letto, metto i pantaloni e ai piedi scalzi m'affaccio alla finestra.
Il cielo era chiaro e sereno, l'aere dolce e di soavi gorgheggi degli augeletti piena, come la mente e i cuori degli Ufficiali e sott'Ufficiali tutti (appartenenti al nostro sodalizio), nell'unico e nobile intento di festeggiare, in quei giorni, decorosamente il 50° della fondazione della Società sott'ufficiali di Bellinzona.
L'arrivo ed il ricevimento della Bandiera Federale
Mentre sul campo di tiro ai Saleggi ferveva animatissima la gara, ed i migliori campioni bellinzonesi e d'altra parte del cantone si disputavano la palma della vittoria, la città andava man mano assumendo un aspetto festoso, sia pel brulicare insolito di gente per le piazze, sia per le bandiere sventolanti agli edifici pubblici ed alle case private.
Alle 3.30 pom. la Civica Filarmonica al completo ed in alta tenuta, il Corpo cadetti, il Comitato della Società e le Rappresentanze con vessillo dei Sodalizi cittadini s'avviavano alla Stazione pel ricevimento della bandiera della Società federale dei S. U., il cui arrivo era preannunciato col direttodelle 4.05.
La Stazione e sue adiacenze erano riccamente imbandierate ed all'ingresso del piazzale sorgeva un arco trionfale, colla scritta trasparente:
BENVENUTI!
Quando il pesante convoglio del Gottardo (con 10 minuti di ritardo) entrò sbuffante sotto la tettoia una numerosa folla faceva ressa intorno agli attesi Ospiti, la Musica cittadina intuonava fra le generali acclamazioni l'inno patrio e dagli spali del Castello d'Uri tuonava il cannone in segno di gloria.
Sono giunti... eccoli! Salve Bandiera!
Il vessillo federale era recato da S. gallo da un foriere dei dragoni e scortato da un altro delegato sangallese; assieme a questi scesero dal vagone tre rappresentanti della sezione di Ginevra col vessillo ed altro delegato da Zurigo: pochissimi furono i rappresentanti delle sezioni confederate le quali se non erro oltrepassano la cifra di 80! e delle quali Bellinzona tutta, si aspettava giustamente maggiore concorso.
Dopo le rituali cerimonie venne offerto agli ospiti graditi, come pure a tutti i partecipanti alla festa, il vino d'onore nell'elegante sala II classe del Buffet della Stazione mentre la Civica Filarmonica, nella sala adiacente, eseguiva diversi briosi pezzi.
Alle ore 5 la riunione si sciolse per l'assegnazione degli alloggi e per darsi nuovamente ritrovo alle 6 della medesima sera sul piazzale della stazione per parteciparvi all'imponente...
Corteggio Officiale
Alle 5 ¾ di sera il viale della stazione andava straordinariamente popolandosi per l'attesa del Corteggio Officiale che alle 6 un colpo di cannone annunciava la partenza del corteo dalla stazione a cui faceva ala una fitta schiera di popolo. Il corteggio, sfilando sotto l'arco trionfale, teneva l'ordine seguente: Drappello di Pompieri in alta tenuta; Sezione Cadetti; tamburini militari in costume di lancieri svizzeri (colori bianco-rosso con lo stemma cantonale sul petto) e comandati dal tamburo maggiore caporale Kröpfli che durante la marcia, col suo bastone eseguiva dei mulinelli in genere; Vessillo federale scortato da una guardia d'onore militare: Musica cittadina al completo - Fascio bandiere (16); Ufficialità; Società confederate; Comitato Organizzazione; Sezione Sott'Ufficiali Bellinzona e sott'ufficiali ticinesi; altro drappello Pompieri, Uscieri, Gendarmi.
Molti assistevano alla sfilata del pittoresco corteggio dalle finestre e balconi da alcuni dei quali partiva una vera pioggia di fiori freschi preparati e lanciati da gentili forosette.
Il Corteggio, dopo aver percorso il viale Stazione, Piazza Grande, via Nosetto, via Camminata, Piazza San Rocco, ed il Viale Franscini, mise capo al palazzo delle Leggi, dove nel salone Grandconsigliare ebbe luogo l'atto solenne della giornata ovvero la...
COMMEMORAZIONE DEL 50esimo
Le tribune erano affollate; il foriere Buzzolini, presidente del Comitato organizzatore, da la parola al sig. Musso Mario che riceveva la bandiera federale con un forbìto discorso vibrante amor patrio e inneggiando al glorioso drappo che dal paese degli Edelweis e dei rododendri veniva a salutare il paese dei mandorli e degli olivi e che domani ritornando a St. Gallo avrebbe portato il profumo del suolo ticinese. In seguito l'onore della parola fu al sig. Maggiore Prada G., che, incaricato della commemorazione officiale, adempiva al suo mandato facendo l'istoriato della società, e rilevando i punti più salienti della sua vita attiva.
Ricordò i soci fondatori: Venzi Giuseppe, Borsa Giuseppe, Gorla Giuseppe, Fratecolla Angelo, Sacaggi Ambrogio, Andreazzi carlo, Chicherio basilio, Nardi Carlo, Ulrich Giuseppe, Weit Elia, Balestra Battista, Fedele Giuseppe, Ravizza Pietro, Ghiringhelli Giov., Borsa Carlo, Saglio Pietro, Codelaghi Antonio, Mariotti Francesco e Nadi Bernardino, e al solo superstite, Carlo Nadi, che ininterrottamente ha fatto parte della società, scioglieva il suo tributo di plauso e di ammirazione.
Applausi fragorosi salutarono il veterano visibilmente commosso. Indi l'oratore volle ricordare anche i soci defunti e l'adunanza si alzò in segno di lutto. Dappoi parlò dei cadetti, istituzione sorta per opera della società sott'ufficiali, ed infine chiuse il suo vigoroso discorso auspicando alla società e ricordando il motto che hanno scritto i veterani sul vessillo sociale:
«Il nostro vessillo
è un emblema sotto cui giuriamo»
Il discorso del maggiore Prada fu salutato da applausi mentre la Civica, dalla Piazza sottostante ci tramandava le patetiche none dell'Inno Nazionale.
Riformatosi il corteggio, si avviava percorrendo Porta Ticinese, Piazza della Posta e di nuovo il viale della Stazione, all'albergo Svizzero (Schweizerhof) dove ebbe luogo la cena facoltativa dei soci e dei delegati.
Illuminazione dei Castelli
Il segnale dell'incendimento e dello spegnimento venne dato ancora a mezzo del cannone.
Abbiamo dovuto prescindere dall'illuminazione elettrica grande stile, causa il divieto, della suprema Autorità, per conseguenza l'illuminazione fu ristretta ai fuochi di bengala verde-rosso alternati di magico effetto: i fuochi s'accesero fra le 9-9.30 di sera e nei diversi punti d'osservazione stazionavano molti spettatori.
Il ballo di gala
Dopo il lavoro viene il divertimento; infatti il Ballo di Gala doveva chiudere degnamente la laboriosa giornata del 6 maggio 1911.
Verso le dieci pomeridiane di quel lungo Sabato, un magnifico Walzer (La vedova allegra) cominciava a inquietare le ormai esaurite gambe che già stavano tranquille sotto i tavolini.
Suonava l'orchestrina bellinzonese «Patria» diretta dal sig. maestro Agnelli.
Nonostante la poca propizia stagione e dalla prescritta etichetta militare, riuscì completamente, allietato dalla presenza di parecchie eleganti signore e graziose signorine in candide toilettes. Negli intervalli furonvi delle gradite sorprese e produzioni di canto, fra cui vanno ricordate la romanza nel «Simon Boccanegra» e l'aria «Duca d'Arco» nell'op. «Salvador di Gonez», cantate con arte dal caporale Bocca, accompagnato al piano dalla signorina maestra Bottino, alla quale venne regalato un bouquet di fiori sciolti: altri olezzanti mazzolini furono pure distribuiti a tutte le gentili ballerine.
Il salone scintillante di luce era riccamente addobbato e ornato di ben 17 vessilli i quali disposti in semicerchio facevano corona alle coppie danzanti.
Ecco l'elenco dei vessilli:
Drappo Federale al centro, Gonfalone Municipale, Sott'Ufficiali Bellinzona, idem Ginevra, Ginnastica, Tiratori di Campagna Bellinzona, idem Svizzeri Tedeschi, Melodia Bellinzona, Mandolinisti, Männerchor, Unione Operaia Liberale, Musica Cittadina, idem Ferrovieri, Civici Pompieri, Carabinieri, Società cantonale degli Ufficiali e Tiratori Castello Unterwalden Daro.
L'On. sig. Sindaco magg. dr. Pedotti volle pure onorare colla sua presenza il ballo, che durò sempre animato e gaio, senza interruzione, sino alle 3 del mattino.
Domenica 7 maggio 1911
Banchetto Officiale
Il tempo era superbo: il tiro continuava animatissimo mentre dal castello d'Uri tuonava il cannone ostile.
Dall'Isola bella (Guasta) alla una pomeridiana il corteggio partiva per il Métropole dove ebbe luogo il banchetto officiale con cento coperti, durante il quale la Civica Filarmonica diede un applauditissimo concerto.
Alla frutta il caporale Musso Mario, maggiore di tavola, lesse diversi telegrammi fra questi notai quello del Sig. Capitano Stefano Bonzanigo in Coira, e quello del sig. Gazzaniga Bernardino foriere in Basilea: poi diede la parola al rappresentante del Governo sig. Prof. C. Bolla, che ringraziava a nome del Consiglio di Stato portando il brindisi all'avvenire della Società.
Il tenente Colonnello, avv. F. Rusconi, a nome del Municipio, era lieto di constatare che per la prima volta il vessillo federale sventoli fra le nostre mura quale segno di affratellamento.
Brinda al servizio militare svizzero che rende il cittadino consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri verso la Patria.
Vico Gorla, reduce dalle battaglie garibaldine diresse il ban federal, in onore dei soci veterani.
La parola fu quindi al presidente della sezione Sott'Ufficiali di St. Gallo che presentandoci un'artistica coppa d'Argento, portava il saluto alla consorella di bellinzona, felicitandola per il suo attaccameto costante alla Società Federale.
Il presidente del Comitato centrale ha ricordato il tentativo fatto per costituire simile sezione a Lugano ed a Locarno, ed invitava i Ticinesi ad accorrere numerosi alla Festa Federale che avrebbe avuto luogo in St. Gallo nel prossimo luglio del corr. anno; terminò il suo discorso presentandoci una ricca corona d'argento, con elegante, artistica cornice e dedica.
Le parole ed i doni dei distinti oratori, pres. sezione St. Gallo e pres. Comitato Centrale, furono accolti da prolungati e fragorosi applausi. Il sergente Keller, presidente della Società sottufficiali di Ginevra, portò pure il suo saluto alla consorella bellinzonese.
A sua volta il presidente della nostra società foriere Buzzolini, commosso ringraziò col miglio dire, tutti quei distinti oratori che ci colmarono dei prenomati doni in segno di attaccamento sincero alla nostra società; poi ringraziò tutti i presenti venuti ad attestarci la stima e la simpatia che gode il nostro sodalizio: terminò il suo forbito discorso presentando al socio fondatore quasi ottantenne C. Nadi una magnifica ed elegante coppa d'argento con la seguente incisione:
A Nadi Carlo - sergente maggiore - socio fondatore - ringraziando e auspicando - dedica - in occasione feste cinquantenarie - Società Sottufficiali - Bellinzona - 1861-1911
Il veterano Nadi ringraziò commosso.
Il ten Col. Colombi Luigi volle evocare i ricordi della prima gioventù ed a nome del Circolo delgi Officiali porgeva, colla sua parola fiorita ed elegante, un cordiale augurio congiunto al vivissimo desiderio che la società abbia a continuare la sua vita operosa.
Chiusa la serie dei brindisi, si passò alla distribuzione dei premi del tiro, indi i partecipanti si formarono in diversi gruppi ai quali faceva capo l'instancabile gruppo tamburini in costume e partirono verso le 4 per il Grotto Torcett dove ebbe luogo una merenda e una bicchierata in comune; l'allegria e il buon umore non si astenne.
Così mentre il sole cominciava a nascondersi dietro le creste dei nostri monti, le feste cinquantenarie volgevano pure al tramonto ed i partecipanti andavano man mano stringendosi la destra soddisfatti d'aver partecipato ad una festa gaia, piena di sentimenti patriottici.
Per quanto io abbia potuto constatare, le feste della società sottufficiali celebrate in occasione del 50° anno di fondazione, debbo deplorare che la Società degli Ufficiali dal lato finanziario diede nessun appoggio, anzi, come mi fu riferito, il sig. Magg. Jauch, socio nostro, fece lui stesso viva istanza presso la prenomata Società, affinchè qualche rappresentante o almeno il loro vessillo sociale ci fosse stato inviato (e da ciò mi esimo dai commenti).
La società Sottufficiali ebbe però l'onore d'accogliere il generale appoggio degli amici vicini e lontani e l'unanime consenso del popolo inquantochè diede l'occasione di veder fraternizzare cittadini diversi per idee, per religione, costumi ed abitudini; di vedere soldati di ogni grado e arma uniti al nostro sodalizio dei Sottufficiali, nell'unico intento di onorare e giovare alla Patria, alle sue istituzioni ed alla sua prosperità.
Il Comitato d'Organizzazione
Il Presidente I segretari
Buzzolini Bertola B. Tettamanti
Centenario
Associazione Svizzera di Sottufficiali
Sezione di Bellinzona
1861 - 1961
Celebrato il 5/6/7 maggio 1961 a Bellinzona
Disegno del Cpl Silvano Cavarzere
Comitato d'organizzazione del Centenario
Nella foto da sinistra in piedi: Sgtm E. Agostinetti, Aiut Suff P. Bomio, Sgt A. Rusconi,
Cpl S. Cavarzere, Sgt R. Tognacca, Aiut Suff G. Snozzi, App R. Oppizzi,
Cpl G. E. Meroni, Aiut Suff E. Boggia, Cpl O. Regli, For G. Griggi
Seduti: Cap D. Pini, Sgtm V. Molina, Sgt M. Pedrioli, Cpl G. Rondi, Cap R. D'Ambrogio
Ufficio Presidenziale
Presidente: Sgt Marino Pedrioli
1° Vice-Presidente: Cpl Silvano Cavarzere
2° Vice-Presidente: Sgtm Valentino Molina
Capo Segretario: App Renato Oppizzi
Aiuto Segretario: Cpl Giancarlo Rondi
Il Comitato «d'organizzazione del giubileo» chiudeva il commento alle manifestazioni centenarie con queste parole di esultanta
«Il Centenario della Sezione è compiuto.
In bellezza. In entusiasmo. In camerateria.
E allora avanti con ardimento.
Diritti e felici nel sole.
Diritti e impavidi nella bufera.
Facciamo nostra, la concezione dell'uomo libero, del soldato, nel senso più completo della parola, del soldato
che non ha altro davanti agli occhi se non il dovere e l'onore.
Per uno Stato forte.
Per una Svizzera libera.»
In bellezza. In entusiasmo. In camerateria.
E allora avanti con ardimento.
Diritti e felici nel sole.
Diritti e impavidi nella bufera.
Facciamo nostra, la concezione dell'uomo libero, del soldato, nel senso più completo della parola, del soldato
che non ha altro davanti agli occhi se non il dovere e l'onore.
Per uno Stato forte.
Per una Svizzera libera.»
125°Associazione Svizzera di Sottufficiali
Associazione Svizzera di Sottufficiali
Sezione di Bellinzona
1861 - 1986
Comitato d'organizzazione del 125° ASSU Bellinzona
Nella foto da sinistra in piedi: Sgt Egidio Martella, Aiut suff AthosPedrioli, Sgt Moreno Caccia,
Sgtm Francesco Guerini, Cpl Fabio Caccia, Cap Emanuele Pedrioli
Seduti: Sgt Achille Sargenti, Cap Aldo Garobbio, Sgt Marino Pedrioli, SMF Franca Beltrametti,
Seduti: Sgt Achille Sargenti, Cap Aldo Garobbio, Sgt Marino Pedrioli, SMF Franca Beltrametti,
Yvonne Cattori
(assente per impegni militari l'Aiut suff istr Mirko Gobbi)
Ufficio Presidenziale
Presidente: Sgt Marino Pedrioli
(assente per impegni militari l'Aiut suff istr Mirko Gobbi)
Ufficio Presidenziale
Presidente: Sgt Marino Pedrioli
Vice-Presidente: Cap Aldo Garobbio
1ª Segretaria: Yvonne Cattori
1ª Segretaria: Yvonne Cattori
2ª Segretaria: SMF Franca Beltrametti
Gli Ospiti dissero:
I Presidenti
Dalla fondazione del 1861 a tutt'oggi
L'attuale Presidente in carica, dal 2019, è l' Aiut magg Leyla Manzoni
For Francesco Mariotti For Angelo Fratecolla Sgt Saverio Chicherio Sgt Carlo Andreazzi Sgt Celestino Stoffel For Bernardino Nadi Sgtm Pietro Taragnoli For Achille Alfieri Sgtm Elia Weit Sotto Sanitario Fedele Fedele Cpl Luigi Conti Cpl Romeo Gabani Sgt Basilio Chicherio Sgt Claudio Casasopra Cpl Secondo Pusterla Sgtm Carlo Nadi Cpl Antonio Borsa Sgt Claudio Casasopra Cpl Alesandro Boemio Sgt Domenico Giambonini Cpl Antonio Borsa Cpl Ambrogio Buzzolini Cpl Antonio Borsa Aiut Suff Aldo Brilli Aiut Suff Antonio Cavadini Aiut Suff Antonio Danesi Sgtm Stefano Griggi Sgtm Deiderio Genni Aiut Suff Antonio Cavadini Sgt Carletto Rossini Aiut Suff Alberto Mattei Sgtm Valentino Molina Sgt Silvano Cavarzere App Renato Oppizzi Aiut Suff Istr Alfredo Kammermann Aiut Suff Sandro Marietta Sgt Emilio Gross Sgt Marino Pedrioli Sgt Achille Sargenti | 1861 1862-1863 1864 1865-1866 1867-1868 1869-1879 1871-1872 1873-1874 1875-1876 1877 1878-1879 1880-1881 1882 1883 1884 1885-1888 1889-1890 1891 1892-1896 1897-1899 1900-1909 1910-1015 1922-1923 1924-1933 1934-1936 1937 1938-1941 1942 1943-1945 1946-1951 1952-1954 1954-1962 1962-1975 1975-1976 1977-1982 1982-1984 1984 1984-1987 1987-2019 |